FREEBIKE Tour 2015 - Le salite del Tour de France

Voglia di pedalare ne abbiamo? Sì qui alla FreeBike sì, e anche molta! Ecco perchè è stata messa in campo una nuova entusiasmante avventura sui pedali. Quest'anno il FREEBIKE Tour punta alle salite rese celebri nel tempo dal passaggio eroico del Tour de France. Sono più di 500 i chilometri che caratterizzano l'itinerario previsto, suddivisi in tre tappe: il tutto per un dislivello positivo di quasi 12'000 metri. (La mappa complessiva e le singole tappe sono disponibili in allegato a questo articolo). Si parte la mattina di venerdì 10 luglio 2015 da Biella (BI), e si conclude la prima tappa a Bourg-Saint-Maurice (Rhône-Alpes - Savoie), appena oltrepassato il confine Francese. Si prosegue poi con la seconda tappa verso Le Bourg-d'Oisans (Rhône-Alpes - Isère). E si conclude con la terza ed ultima tappa fino a Bardonecchia (TO). Per l'occasione l'agenzia di comunicazione valdostana Arsenale s.a.s. ha prodotto una grafica ad hoc per personalizzare le divise di tutti i partecipanti, aggiungendo, tra i vari elementi grafici, anche tutti i colli, con le loro relative altimetrie, che si andranno ad affrontare.

I DATI SALIENTI:

Gruppo ciclisti:

Lorenzo Acquadro; Riccardo Badini; Massimo Bonello; Vittorio Casalegno; Michel Chocol; Giuliano Comoglio; Oscar Dalbard; Luigi Ferdusi; Massimo Gastaldello; Marco Gianusso; Marco Guidetti; Marco Leandro; Paolo Maggia; Corrado Perdomi; Vincenzo Ramella; Silvano Ronzano; Angelo Santoro; Marco Scanziani; Luca Zani; Gian Franco Zanirato.

I collegamenti utili:

DIARIO DI VIAGGIO

Venerdì 10 luglio 2015 • Biella, BI ► Bourg-Saint-Maurice, Rhône-Alpes - Savoie (178 km)

Prima tappa, missione compiuta! Vi scriviamo dall'albergo "L'Autantic" di Bourg-Saint-Maurice. La tappa è terminata dopo che tutto il gruppo ha superato la prima salita di Andrate, la seconda del Montjovet, e poi quella finale del Piccolo San Bernardo. Una giornata perfetta per pedalare, con un cielo terso dall'inizio alla fine, sebbene il caldo si sia fatto sentire pesantemente negli ultimi chilometri oltre confine. Da rilevare qualche piccolo inconveniente meccanico, come la rottura di una scarpa e la perdita di una borraccia, risoltosi tuttavia senza soste forzate. I tempi: il team è partito alle 9:00 da Biella, ed è giunto a destinazione alle 17:50 qui a Bourg. Manca solo più una meritata cena, ricordando gli spendidi panorami goduti oggi. Volete sapere il menù? Una pizza con formaggi erborinati, un piatto di spaghetti rossi all'aglio francese, un piatto di pollo alla piastra con verdure, una millefoglie con fragole, e birra a volontà: insomma la cena dei campioni!

Sabato 11 luglio 2015 • Bourg-Saint-Maurice, Rhône-Alpes - Savoie ► Le Bourg-d'Oisans, Rhône-Alpes - Isère (178 km)

Anche la seconda durissima tappa è alle spalle, missione compiuta pure oggi! Vi scriviamo dall'albergo "Oberland" di Le Bourg-d'Oisans, cotti dalla testa ai piedi in tutti i sensi! Il caldo ha rappresentato un'ulteriore grossa difficoltà oggi. L'asfalto si scioglieva al passaggio dei ciclisti, e le rocce delle pareti a picco sulla strada rendevano ancor più incandescente l'aria. Tuttavia le asperità di giornata l'hanno fatta da padrone, imponendo ai più di superare un dislivello compessivo superiore ai 4'500 metri: una vera impresa, con l'interminabile Madeleine, il durissimo Glandon e ultima, ma psicologicamente impossibile visto l'itinerario sin qui coperto, Alpe d'Huez. Scenari magnifici, degni delle migliori cartoline alpine hanno reso indimenticabile questa frazione. Un inconveniente tecnico alla catena di Massimo Gastaldello ha interrotto per qualche minuto l'ascesa al Glandon, tuttavia le abili mani di Luigi, non a caso CEO di FREEBIKE Store, hanno saputo risolvere il guaio.

Domenica 12 luglio 2015 • Le Bourg-d'Oisans, Rhône-Alpes - Isère ► Claviere, TO (178 km)

Non sono ancora le 7 quando la sveglia suona per tutti a Le Bourg-d'Oisans: il caldo si fa sentire si di prima mattina, tuttavia la partenza in fondo valle non è poi così terribile. Direzione Col du Glandon. Qualcuno lo affronta sui pedali, qualcuno opta per un breve passaggio sul furgone: dopotutto la giornata di oggi sarà massacrante. La salita effettivamente è davvero molto lunga e faticosa: coloro che raggiungono la cima dimostrano una determinazione enorme e soprattutto una condizione fisica invidiabile, specialmente considerando quali sono le altre asperità di giornata. Si Svolta per la Croix-de-Fer: una sopresa da punto di vista paesaggistico. La cima ha pendii che disegnano spazi ampi e verdi: splendidi. Si scende rapidamente per una strada liscia e pedalabile, per poi andare ad attaccare dapprima il Télégraphe, e successivamente, il Galibier. Se il primo si rivela fattibile ai più, il secondo è un altro muro durissimo che mette alla prova non solo le gambe ma anche, e forse soprattutto, la testa. Prima di chiudere la giornata c'è ancora una "montée" da affrontare, quella del Monginevro, fino a Claviere, in Italia. Il caldo si fa sentire per davvero, l'asfalto nero ne aumenta la potenza, e pedalare si fa davvero duro. Forse quella più sottovalutata tra tutte quelle di giornata, l'ascesa al Montgenèvre è lunga e dura, specialmente dopo tutta l'altimetria già coperta finora. Ma è anche l'ultima di tre giorni incredibili, fatti di risate e fatica, di salite e discese, di panorami e hotel, di gel, barrette e cene corpose, di muscoli, sudore, testa e determinazione. A Claviere un autobus aspetta i temerari per riportarli comodamente a Biella, nel comfort dell'aria condizionata e dei sedili di prima classe: tutto meritato ovviamente un ritorno così! Alla prossima!